Care amiche e cari amici. Saprete forse che si sta organizzando una manifestazione nazionale a Roma il 24 novembre (un sabato).
Tema: la violenza contro le donne, ovvero: la violenza sulle donne non è un problema delle donne, ma della società e della politica.
Le perplessità rispetto ad una manifestazione su questo tema non sono mancate e non mancano, ma l’ascolto di queste settimane mi ha convinta ad aderire. Gli avvenimenti degli ultimi giorni rafforzano sia le perplessità (pericolo strumentalizzazione) ma anche la convinzione che bisogna dare voce ad un punto di vista diverso da quello di chi vuole usare la violenza contro le donne per rafforzare in Italia la xenofobia e farne così serbatoio di voti (come già è accaduto in Francia con la caccia allo straniero). E’ una trappola orrenda.
Sappiamo che la violenza sulle donne non ha passaporto, non ha etnia, non ha colore, è interclassisita ed è la roba più globalizzata che ci sia.
I contenuti della manifestazione sono chiari e credo condivisibili. Facciamo di tutto per promuoverla? Mandiamo in giro l’appello, parliamone con amiche e amici, vediamo se possibile andarci, se nella nostra zona riusciamo a creare qualche occasione di dibattito.
Incollo qui sotto l’appello che indice la manifestazione, promossa da gruppi e associazioni di donne perlopiù coetanee. Nessun partito dietro (magari accanto, si spera). Incollo anche il comunicato stampa con cui le organizzatrici hanno reagito al bailamme scatenato intorno alla vicenda di Roma, decreto espulsioni, caccia al rumeno eccetera.
Eleonora
Votate questa notizia su OKnotizie
è necessario e urgente organizzare quanto prima una manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne.
La vita di molte ragazze e di molte donne continua a essere spezzata, le loro capacità intellettive e affettive brutalmente compromesse. Il femminicidio per ‘amore’ di padri, fidanzati o ex mariti è una vergogna senza fine che continua a passare come devianza di singoli.
Il tema continua a essere trattato dai mezzi di informazione come cronaca pura, avallando la tesi che si tratti di qualcosa di ineluttabile, mentre stiamo assistendo impotenti ad un grave arretramento culturale, rafforzato da una mercificazione senza precedenti del corpo delle donne.
I numeri, lo sappiamo tutte, sono impressionanti:
– Oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale e psicologica nella loro vita.
– La maggior parte di queste violenze arrivano dal partner (come il 69,7% degli stupri) o dall’ambito familiare
– Oltre il 94% non è mai stata denunciata. Solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata ad opera di uno sconosciuto, mentre si abbassa l’età media delle vittime:
– Un milione e 400mila ha subito uno stupro prima dei 16 anni.
– Solo il 18,2% delle donne considera la violenza subita in famiglia un ‘reato’, mentre il 44% lo giudica semplicemente ‘qualcosa di sbagliato’ e ben il 36% solo ‘qualcosa che è accaduto’. (dati Istat)
La violenza sulle donne è accettata storicamente e socialmente. Viene inflitta senza differenza di età, colore della pelle o status ed è il peggiore crimine contro l’umanità. Quello di una parte contro l’altra.
La politica e le istituzioni d’altro canto continuano a ignorare il tema pubblicamente.
Senza una battaglia culturale che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo, non sarà possibile attivare un nuovo patto di convivenza tra uomini e donne che tanto gioverebbe alla parola civiltà.
Una grande manifestazione nazionale dove tutte le donne possano scendere di nuovo in piazza a fianco delle donne vittime di violenza e per i diritti delle donne, può e deve riportare il tema al centro del dibattito culturale e politico.
Ma è importante sapere quante siamo, perché per farci sentire dovremo essere in molte.
Vi preghiamo di sottoscrivere e di diffondere il più possibile questo appello inoltrando il link del sito ad amiche e associazioni.
Vi invitiamo a seguire gli aggiornamenti sul sito.
Un caro saluto a tutte
* Comunicato stampa Roma, 1 novembre 2007
controviolenzadonne.org
che ha indetto una – Manifestazione nazionale contro la violenza maschile sulle donne a Roma il 24 novembre – condanna fermamente l’approccio securitario con cui le istituzioni stanno affrontando il caso della donna violentata e in coma da ieri, dopo aver subito un aggressione a Roma presso la stazione ferroviaria di Tor di Quinto. Ancora una volta la violenza maschile viene ricondotta a un problema di sicurezza delle città e di ordine pubblico, strumentalizzando a fini politici il dramma di donne che vengono stuprate e in molti casi uccise.
La violenza contro le donne continua a essere trattata come devianza di singoli o come responsabilità da addossare alla nazionalità degli aggressori e degli omicidi, mentre è strutturata all’interno della società e della famiglia, e deriva dal dominio storico di un sesso
sull’altro.
L’aggressività maschile è la prima causa di morte e di invalidità permanente (dati Onu) per le donne in tutto il mondo. Senza un reale cambiamento culturale e politico che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo non può esserci salto di civiltà.
La violenza sessista contro le donne è una delle emergenze sociali e politiche più pressanti e il silenzio delle istituzioni sul tema non è più accettabile.
Le donne di tutta Italia, i Centri antiviolenza e l’associazionismo femminile e femminista che hanno aderito all’appello del sito www.controviolenzadonne.org scenderanno in piazza sabato 24 novembre a Roma per condannare la violenza maschile contro le donne e per affermare, come protagoniste, la libertà di decidere delle loro vite nel pubblico e nel privato.
* Links:
- www.controviolenzadonne.org
- controviolenzadonne.freewordpress.it/
- Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
- http://www.pangeaonlus.org/
Un commento
Contro la violenza sulle Donne: Manifestazione del 24 novembre, un invito a non mancare…
Si sta organizzando a Roma per Sabato 24 novembre una grande manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne. In questi giorni di episodi drammatici di violenza il tema e’ piu’ che mai attuale. Per dire il proprio NO forte ad una vergogna su …