lettera
Vangelo e Zen
25 gennaio 2009
dal Vangelo di Luca 2, 41-52
Il Vangelo di ieri domenica racconta come Gesù dodicenne abbia disobbedito ai genitori, la prima volta che ebbe l’occasione di allontanarsi da casa per pellegrinare a Gerusalemme. Dopo aver trascorso una giornata nella città con Maria e Giuseppe, quando si misero in cammino per il ritorno eluse i loro occhi e si allontanò. Siccome uomini e donne camminavano in gruppi separati, solo dopo una giornata di cammino Maria e Giuseppe si riunirono e constatarono che Gesù non era con nessuno dei due gruppi. Quando, ritornati a Gerusalemme lo trovarono, Maria lo sgridò e Gesù, quasi infastidito: “Perché mi cercavate?”, ribatté.
Il Gesù dei vangeli lo riconosci conoscendo la vita; quello degli stereotipi devozionali, alienandoti dalla vita.
Perché sei cristiano? Mi chiedono non pochi amici. La mia risposta è molto semplice: perché il vangelo di Gesù è mio! Avevo spesso frainteso l’appartenenza religiosa come se fossi io che devo appartenere a una religione. Ora so che invece l’appartenenza che ha senso è quella della religione a me. Sono cristiano perché il Vangelo mi appartiene, in modo così intimo che, anche raschiandolo, non lo potrei perché raschierei via anche la mia vita, la mia esistenza, la stessa domanda perché sono cristiano. Gesù dodicenne che impensierisce i suoi genitori mi appartiene! Sì, perché mi appartiene l’accedere a qualcosa di vero soltanto attraversando il dubbio, i contrasti, le contraddizioni, i peccati. Il cristianesimo mi appartiene perché è accettazione religiosa dell’esistenza, del divenire, del nascere, del crescere, del morire. Il Cristianesimo mi appartiene perché fa vibrare la parte più intima della mia esperienza, dove percepisco che il mio essere peccatore è la via maestra della conversione alla qualità che più mi appartiene: sentirmi amato, quindi amare; sentirmi perdonato, quindi perdonare.
Ogni religione è una manifestazione e una indicazione autentica e originaria della vita della salvezza, ciascuna religione con il suo carisma. Carisma è essere un modo dell’essere in modo saporito, profumato, traboccante. Se tutte le religioni sono vie alla salvezza, ognuna lo è con un suo sapore e profumo, con il suo carisma. Ogni carisma dice la verità in modo parziale. Come un giovane incontra per caso una giovane, scatta un’attrazione. Nel dialogo noi ci dobbiamo scambiare i nostri carismi, allora il dialogo è vitale. Ma se due religioni si reputano la massa della totale verità, non hanno niente da scambiarsi, se non la pesantezza di aver fatto della verità una merce, un possesso, una gabbia dove stare protetti nella propria meschineria. A questo proposito mi è d’obbligo citare quanto il cardinal Martini scrive in “Conversazioni notturne a Gerusalemme”, alla domanda: Perché Sei cattolico apostolico romano?
Ecco la risposta: “Io sono cattolico, i miei genitori erano cattolici e mi hanno educato nella Chiesa. Avrebbe potuto anche essere diverso. Proprio come i rapporti che ci vengono dati. Per caso o di proposito…. Nella mia lunga vita ho incontrato diverse Chiese e comunità religiose. In molte comunità a me estranee ho trovato conoscenti e amici, anche nell’ebraismo e nell’islam. Tuttavia, ciò non mi ha mai portato a pensare di non voler essere cattolico. Al contrario, più vivo insieme ad altri, più amo la Chiesa. Posso solo raccomandare il contatto con fedeli di altre confessioni; ti chiederanno: perché sei cattolico? Un musulmano ti domanderà perché sei cristiano. Allora cercherai una risposta e darai una testimonianza. Sarai felice di essere cattolico, e altrettanto felice che l’altro sia evangelico o musulmano. Queste diverse famiglie esistono per aiutare il maggior numero possibile di persone a trovare una patria in Dio. Le comunità religiose servono a formare uomini e a fortificarli, a guidarli nel cammino verso Dio… La fedeltà alla famiglia è importante. Non dobbiamo scappare quando la situazione si fa difficile. E’ proprio allora che la cosa diventa interessante e che ogni individuo è importante…”.
Risposta soave, delicata, rispettosa, vera; eppure madre di un’altra domanda: Se ogni famiglia religiosa è importante per tutti, perché vai a disturbare i buddisti per farli cristiani? Oppure perché i buddisti devono venire in Italia a disturbare i cristiani? Mi tengo dentro questa domanda per le prossime lettere. Auguri!
Incontri
- Lunedì 26 gen. Ore 19.00 – 21.00 breve ritiro presso Missionari Saveriani Via San Martino 8, Parma Riferimento: Claudio Tel 335.275627
- Sabato 31 gen. Ore 09.00-12.00 ritiro settimanale a Desio Tel 0362.300350/338.1011101