lettera
Vangelo e Zen
Vangelo secondo Giovanni 15, 24-27
7 giugno 2009
Davanti alla Villa Vangelo e Zen di Desio avevo piantato un ibiscus che ogni giorno rallegrava i passanti con un fiore rosso come il fuoco, incoronandolo con le sue foglie verdi. Stamattina la triste sorpresa: qualcuno l’ha divelto e portato via. Al suo posto ho messo una scritta: “… Tu che hai fatto questo brutto gesto, fermati e guarda quanto è bello un fiore!”. Questa domenica è la festa della Santissima Trinità. La Trinità è la multiforme bellezza divina, è l’armonia divina. Oggi, epoca del “casual”, del graffito, del colpo di scena, delle veline, attirano più le sette che le grandi religioni. Le sette danno subito la risposta che uno va a comperare, come in gelateria. Meditare il mistero trinitario di Dio è cosa ardua! Eppure profonda e vera. La fede trinitaria si radica lungo l’arco della vita: l’uomo adolescente sente Dio come energia divina, l’uomo adulto come pensiero divino, l’uomo maturo come interiorità divina. “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”: venerando Dio l’uomo conosce se stesso e la sua storia.
“Anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin da principio”. I discepoli avevano condiviso il cammino di Gesù solo per tre anni. Eppure, Gesù afferma che sono stati con lui “fin dall’origine”. Ovviamente l’origine, di cui Gesù parla, non è quella computabile con il cronometro, ma piuttosto quella della dimensione dello spirito. La memoria di Gesù nei primi cristiani diventava ricerca e pensiero; così l’esperienza dell’incontro con Gesù cresceva nella loro vita. Questo pellegrinaggio di crescita raggiunse una tappa fondamentale con l’evangelista Giovanni, forse a 60 anni dopo la pasqua di Gesù. Questi aprì il suo Vangelo con questa affermazione: “In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio”. Giovanni dava forma letteraria all’esperienza che maturava in lui e nei primi cristiani: Dio non è univoco, né si esaurisce nella sola dimensione trascendente del cielo. Anche la terra, la storia, la natura sono sede di Dio. Dio è la mano del padre che dal cielo dà, ed è la mano del figlio che sulla terra riceve. Dio è il battito di due mani, come si esprime un detto orientale. Ma non solo: Dio è il calore che passa dalla mano che stringe e dalla mano che è stretta. Tra le due mani scorre il calore della vita e quel calore è Dio, lo Spirito Santo. Questa bella immagine ci è data da Edith Stein, la filosofa ebrea attratta alla fede cristiana dalla bellezza divina della Trinità.
Alcuni cristiani, pur facendo il segno della croce e dicendo i nomi della Trinità divina, rimangono monoteisti, adoratori del Dio unico e trascendente che sta nel cielo. Lo stesso Gesù è da loro inteso come un paladino al servizio del Dio assoluto del cielo. Per loro la religione cristiana è l’osservanza dei comandamenti scritti sulla pietra dalla mano divina del Padre. Questi cristiani invidiano i musulmani, perché questi sono più bravi di loro nell’adorare il Dio assoluto del cielo. Così sono i fondamentalismi cristiani.
Altri cristiani, progredendo nella fede, prendono sul serio che Dio si è incarnato sulla terra e venerano Dio nel Figlio che pellegrina lungo le strade della storia umana. Questi cristiani si dedicano all’azione sociale per costruire il regno di Dio nel tempo e nello spazio. Forse questa categoria di cristiani con gli occhi verso il cielo e i piedi sulla terra è la più numerosa. Molte strutture della chiesa, molti movimenti ecclesiali come Comunione e Liberazione di fatto testimoniano la mano divina del cielo e quella della terra che si uniscono. Ma forse non passa il calore divino.
Pochi cristiani pellegrinano al calore dello Spirito Santo che si effonde dall’incontro di Dio venerato nel cielo e di Dio incarnato sulla terra. La sede dello Spirito è il cuore. Lo Spirito si effonde nel cuore, quando il cuore è diventato capace di accogliere tutto in Dio. Allora Dio è piccolo come il cuore umano, e il cuore umano è grande come Dio. E’ l’esperienza dei mistici. Lo Spirito è l’amore divino che palpita dentro di me e permea tutto ciò che esiste. Dio è la Forza del Padre, il Pensiero del Figlio e l’Amore dello Spirito. E la mia piccola esistenza è una goccia che si condensa in questa relazione trinitaria divina. Così grazie alla forza divina mi è dato di nascere, grazie al pensiero divino mi è dato di crescere, grazie all’amore divino mi è dato di maturare in vita eterna. Dio mi è padre, mi è compagno, mi è amico. E l’amicizia dello Spirito Santo che mi dimora, mi divinizza.
“Eternità sono io stesso, quando abbandono il tempo
E me in Dio e Dio in me raccolgo”
L’abisso della mia anima chiama sempre a gran voce
l’abisso di Dio:.Dimmi: quale è più profondo?
(Silesio)
Incontri
Sabato 06 giugno, ore 9.00 – 12.00: ritiro a Desio
Villa Vangelo e Zen Via Achille Grandi 41, Desio Tel 0362.300350/338.1011101
Sabato 06 giugno, Roma, Villa Pamphili Convegno Yoga testimonianza sulla rivoluzione meditativa (p. Luciano)
La sensibilità religiosa orientale ci dice come ogni cosa ci manifesti il suo volto autentico quando l’accostiamo camminando, scoprendo che anch’essa cammina con noi che camminiamo. Pasqua significa passaggio radicale attraverso il valico della morte, risorgendo al sé che è comunione nella comunione dei santi! Nella comunione e dalla comunione ogni io risorge alla sua bellezza originaria. Lungo il sentiero dell’esistenza è bello sostare dalle consuete abitudini, ritornare discepoli e scavare dentro di sé fino a liberare la vena sorgiva della bellezza originaria e adocchiare quel sé vero. La meditazione, l’ascolto, la preghiera, la partecipazione alla storia sono la pratica quotidiana che addestra questo scavare profondo. Ci sono alcune vie culturali, cresciute in Giappone, che riversano nella vita sociale questa avventura religiosa. Nella Villa Vangelo e Zen di Desio stiamo per inaugurare i corsi di queste vie. Stiamo reclutando compagni di cammino. Alcuni corsi avranno inizio dal 9 maggio per 5 sabati. Altri corsi sono intensivi nelle settimane estive, anche per estendere questa possibilità a chi abita lontano. Tu puoi partecipare? Oppure qualche tuo/a amico/a? Ogni compagno di viaggio è per noi un grande incoraggiamento.
Vedi qui i contenuti dei corsi
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