Carissimi amici della Stella del mattino,
la notizia della morte del nostro amato Raimon si è già sparsa nel mondo suscitando grande dolore nel cuore di tutti coloro che erano legati a lui da profondo affetto e amicizia. Io sono rimasta senza la possibilità di comunicare con voi (telefono e computer fuori uso per un fulmine). Confesso che dapprima ero dispiaciuta poi all’improvviso mi sono ricordata delle parole di Raimon: “io non possiedo ‘externet’ ma la vera ‘internet’ sì, la comunicazione che avviene da cuore a cuore”. Quindi in questa rete d’amore siamo tutti uniti a lui e fra noi. Non ho potuto trattenere anche un sorriso pensando che forse era proprio quello che lui desiderava: che rimanessi a lungo raccolta in meditazione, per cui in questi giorni sono stata spesso al ‘pino’ che tanti di voi conoscono, dove con Raimon meditavamo di fronte al mare.
Ringrazio chi ha inviato espressioni di condoglianze anche a nome della sua famiglia e del gruppo direttivo della Fundació Vivarium Panikkar.
Ho avuto il dono di trascorrere con Raimon gli ultimi giorni che hanno preceduto il grande silenzio in cui ora riposa per sempre. Desidero rendervi partecipi di alcuni momenti.
Sabato mattina, come sempre, abbiamo letto la pagina del Vangelo del giorno (Mt 23, 1-12) dove si parla degli Scribi e dei Farisei seduti sulla cattedra di Mosè e l’esortazione di Gesù a non chiamare nessuno maestro perché uno solo è maestro, il Cristo.
Raimon ha commentato: “vedi, non dice ‘io, Gesù’, ma il Cristo, cioè lo Spirito, che parla dentro di noi, la cui voce può udirsi solo nel silenzio di un cuore puro, cioè vuoto del proprio ego.” Poi ha aggiunto questa esortazione rivolta a me, ma che vale naturalmente per tutti noi: “Continua a guardare con i tuoi occhi, ad ascoltare con le tue orecchie a parlare con le tue parole, senza mediazioni e senza compromessi: il vero maestro sta dentro di te”. Lacrime scendevano sulle sue gote, lacrime forse di sofferenza per la propria imperfezione umana ma certamente anche di speranza di essere accolto nella Sorgente della Vita verso cui ha teso durante tutto il suo pellegrinaggio sulla terra.
Domenica mattina alle 12, come sempre abbiamo recitato l’Angelus:
Angelus Domini nunziavit Mariae et concepit de Spiritu Sancto. Ecce ancilla Domini, fiat mihi secundum verbum tuum et verbum caro factum est et habitat in nobis.
Gli ho sorriso commossa nella speranza che potesse cogliere in me il sorriso e di Dio e degli uomini. Poi mi sono inginocchiata e lui mi ha posto la mano sulla testa in un’ultima benedizione.
Grazie, Raimon, per il tuo insegnamento e per il tuo grande amore.
Milena
Lunedì gli è stato dato il sacramento dell’estrema unzione, poi ha perso coscienza e giovedì 26 agosto, giorno di luna piena, si è spento.
Sabato, le sue spoglie sono state recate nella bella chiesa di Tavertet dove il vescovo di Vic ha celebrato il rito funebre in grande semplicità, alla presenza dei familiari e di amici intimi.
Il suo corpo è stato cremato: metà delle sue ceneri saranno poste nella tomba di famiglia, e metà, come gli avevo promesso, verranno consegnate alle sacre acque del Gange.
Venerdì 3 settembre si svolgerà la cerimonia solenne a Montserrat con la partecipazione di amici da diverse parti del mondo.
Sicura di farvi piacere vi allego il link per un estratto di una videointervista che mostra Raimon, come tutti desideriamo ricordare: arguto, brioso, sorridente,vero maestro del dialogo inter/intrareligioso