Desio Vangelo e Zen,
fine anno 2012
alla fine dell’anno, dal cuore un grazie a tutti per la compagnia di viaggio condivisa nell’anno passato e una preghiera per l’anno che viene, affinché tutti possiamo continuare il pellegrinaggio della vita con fortezza e pace.
Alla vigilia del nuovo anno, mi piace narrarvi il breve dialogo con un anziano fornaio, forse ottantenne, venuto in duomo per ricevere il sacramento del perdono il 27 dicembre. Dopo la confessione sostò un attimo per un colloquio familiare. Mi disse di non aver potuto fare la confessione natalizia prima di Natale, perché essendo fornaio, in questo periodo ha avuto molto da lavorare. Da parte mia ho detto a lui e a tutti i fornai il mio grazie perché lavorano di notte per prepararci il pane fresco già di prima mattina. Alla mia lode l’ottantenne fornaio reagì quasi sconfortato. Mi disse che per l’età non poteva più lavorare dalla mezzanotte, come i fornai veri, ma che da alcuni anni si alza tardi, ossia alle 4. A quella risposta io rimasi in silenzio, ma anche umiliato. Soltanto guardavo i suoi capelli bianchissimi come la farina. Poi lui mi strinse la mano e mi invitò a visitare il suo forno. “Il mio forno è qui vicino al duomo, è uno dei più vecchi di Milano. Alessandro Manzoni comperava il pane dal mio forno e nei Promessi Sposi lo fece diventare il Forno delle Grucce. Quello della rivolta e del povero Renzo che fu arrestato. Lo ricorda?”.
Vorrei celebrare l’eucaristia con il pane preparato dall’anziano fornaio che, ottantenne, si alza tardi, ossia alle 4. Son certo che celebrerei la messa con una partecipazione più sincera. Inoltre sono certo che anche Gesù si sentirebbe onorato.
A tutti l’augurio, in questo nuovo anno, ogni tanto di alzarsi tardi, ossia alle 4. E preparare un pane da condividere con gli amici.
p. Luciano e gli amici di qui
Vuoi riservare l’ultimo giorno dell’anno alla tua interiorità?
Ti attendiamo…
Il 31 dicembre, venerdì, qui a Desio facciamo il ritiro di fine anno. Iniziamo dalle 8.00 con 4 sedute di zazen, a mezzogiorno l’ascolto del vangelo e meditazione silenziosa personale fino alle 14.00, di nuovo zazen, 18.00 eucaristia di ringraziamento, 19.00 condivisione, 20,00 cena conviviale, 22.00 zazen, 24,00 vangelo e inno di benedizione, scambio di auguri. Digiuno del pranzo. Chi ne avverte il bisogno, può sostituire una seduta dello zazen con una meditazione camminata nel giardino
Possibile pernottare.
alcune nostre notizie
- i quattro: Alessio, Raoul, Yasuo e Luciano con il prossimo anno intendono dedicare il venerdì mattina allo studio. Ecco il programma delle 4 ore:
- Luciano cura la prima parte dello studio seguendo questo tema: LE SOMIGLIANZE E LE DIFFERENZE DELLO ZEN E DEL VANGELO CHE FANNO DEL BENE A NOI OGGI
- quindi a turno uno di noi condivide agli altri una sua riflessione o la lettura da un libro che lo ha particolarmente colpito
- da ultimo un po’ di lingua giapponese con la sovrintendenza del maestro Yasuo.
Lo studio è aperto anche a chi vuole partecipare, purché avente lo stesso ardore dei 4.
- Durante il prossimo anno presso la sede di Desio vorremmo programmare alcuni incontri di conoscenza e di confronto delle varie ricchezze spirituali dell’umanità, invitando autorevoli maestri. Abbiamo anche ricevuto una tale sollecitazione da parte di un gruppo culturale locale che si dice pronto a gestire tali iniziative con noi. Ne sarà data informazione e sarà chiesta la collaborazione di tutti.
- La celebrazione della messa nella notte di Natale fu molto partecipata sia da giapponesi come da italiani. Un coro dell’hinterland milanese, guidato dalla maestra di canto Takano Ryoko, si è aggiunto al coro della cappellania e insieme i due cori diventato uno hanno animato la messa con vari inni natalizi in lingua giapponese e italiana. Alla messa ha fatto seguito un banchetto fraterno, in cui hanno goduto ottima fama i sushi preparati da Pietro Hirazawa Minoru.
- Nell’allegato a parte la foto del presepio della cappellania giapponese: un boschetto di bambù circonda un campo di neve. Nel mezzo la madre (Maria) davanti al fiorellino bianco (Gesù) che spunta fra le fessure di una roccia. (Il fiorellino fu raccolto sotto la neve del nostro giardino). L’ingresso della chiesa della cappellania è stata decorata con i KADOMATSU. Inoltre abbiamo esposto all’ingresso la frase: KIRISUTO NI YORU SHiNKOU TO AI (RADICATI IN CRISTO, FEDE E AMORE) scritta dal maestro Kenjiro Azuma.
Al maestro Azuma “GRAZIE” dal cuore.
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