Carissimi, in questi giorni santi uniamo le preghiere che ciascuno porta dentro il suo cuore. Facciamo un coro di preghiere: che ci sia dato conoscenza e fede, rettitudine e pace. In allegato la lettera che potete leggere in un momento di meditazione natalizia (vi esosorto a leggerla).
Vangelo e Zen, Natale 2014
E’ Natale! Sulla capanna gli angeli cantarono:
“Gloria a Dio nel più alto dei cieli
e pace in terra agli uomini di buona volontà”
(Lc 2,14)
Il Natale è la festa della gloria del cielo e dell’umiltà della terra che si abbracciano. Dal fecondo legame tra il cielo e la terra nasce ogni vita, esiste ogni cosa. Il Natale è la festa cosmica, perché ogni esistente nasce, cresce, muore, nell’abbraccio della gloria del cielo e dell’umiltà della terra.
Il natale di Gesù da una madre vergine, in una capanna nella prateria dove pascolavano le pecore, sotto il cielo stellato in cui degli angeli invisibili cantavano, è il vangelo che in questo nostro esistere, nell’esistere mio, tuo, suo, c’è l’abbraccio fecondo del cielo e della terra, dell’infinito e del finito, dello spirito e della materia, del creatore e della creazione, del dare e del ricevere, dell’essere e del nulla. L’esistere così è verginale, originario. Il senso verginale, originario di ogni esistere, del mio esistere, è custodito in questo abbraccio cosmico. Il mio singolo io non lo contiene, perché anche il mio singolo io nasce, cresce, muore in quell’abbraccio in cui tutto è concepito. La gioia del Natale è qui: nel non contenermi dentro i miei schemi, perché il senso del mio esserci è concepito in quell’abbraccio che mi concepisce, tra cielo e terra, tra limite e illimitato, tra spirito e materia, tra Dio che crea e la realtà che è creata. Sulla capanna della mia povera esistenza brillano le stelle e cantano gli angeli, mentre i pastori – i compagni di viaggio – mi condividono il latte che le pecore madri e i loro agnellini hanno condiviso a loro. Bello è il Natale in cui il dono è questa povertà, resa preziosa dalla condivisione. Senza sbavature di decorazioni artificiali, né di cenoni pesanti e offensivi per chi soffre la fame.
E’ Natale! La barriera fra USA e Cuba si dissolve e al soffio mite di papa Francesco i popoli di Cuba e degli USA si ricordano che sono fratelli, concepiti nell’unico abbraccio tra la gloria del cielo e dell’umiltà della terra, irrorato dall’umore dello stesso mare che inumidisce di vita le sponde delle loro terre.
E’ Natale! L’atrocità di alcuni uomini ha immolato la vita di 144 innocenti. CREDO che il sangue innocente di quei bambini e di tutti gli innocenti purificherà l’abominevole crudeltà di quegli assassini e di tutti gli assassini. E, nell’ultimo giorno, quando tutto risorgerà alla sua originaria dignità, i colpevoli prostrati chiederanno il perdono delle loro vittime innocenti. Così, cielo e terra, luce e tenebra, grazia e peccato, Dio e uomini, spirito e materia, abbracciandosi, gioiranno il paradiso del perdono, del per – dono.
CREDO la croce: il ramo verticale che unisce cielo e terra, il ramo orizzontale che unisce gli opposti, Cuba e USA, tenuti saldamenti uniti dal corpo di Gesù, dal corpo di ciascuno di noi, dal mio corpo che crede fino in fondo il perdono, il per – dono.
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Mercoledì 17 dicembre ho fatto visita ad Alessio e Letizia all’ospedale di Merate. La notte 13 dicembre la loro automobile fu frontalmente investita da un’altra che proveniva in senso opposto. Questa sbandò e invase l’altra corsia urtando violentemente l’automobile di Alessio e Letizia. In chi era alla guida dell’auto che sbandò fu riscontrato un tasso di alcool doppio di quello consentito. Nell’urto violento Alessio ebbe frantumato il polso destro e Letizia quello sinistro. I pompieri impegnarono due ore per estrarli dalle lamiere attorcigliate.
All’ospedale ho trovato Alessio e Letizia, ciascuno con un braccio ingessato e trattenuto al collo da una fascia, mentre conversavano tra di loro nella veranda dell’ospedale. Sorrisi e abbracci, ovviamente senza poterci abbracciare. Nelle loro parole nessun sentore di astio verso chi aveva loro procurato un’esperienza così terrificante. Il loro volto era segnato di ammaccature, ma l’anima era rimasta limpida. Alessio, mi disse, aveva tenuto gli occhi chiusi mentre i pompieri con la fiamma ossidrica tagliavano le lamiere, tuttavia ogni tanto li apriva e intravedeva fra le fiamme il volto dei pompieri che con tutte le forze operavano per liberarli il più presto possibile. I suoi occhi e quelli del pompiere si intrecciarono. E reciprocamente sorrisero. Alessio mi ha confidato che in quell’istante ha compreso il senso della vita. E’ Natale!
Affinché faccia compagnia alla loro degenza ho portato come dono: “Forse l’Autunno – Le cento stagioni dell’haiku” (Bellavite Editore in Missaglia), il recente libro di Massimo Beggio (il nostro economo). In copertina ho scritto un mio haiku, improvvisato:
volti feriti
fra bagliori di fiamme sorris’amico.
Ai fidanzati Alessio e Letizia, e a tutti gli amici di Vangelo e Zen, e a tutti i fratelli di esistenza: auguri di un santo Natale nell’abbraccio fra la gloria del cielo e l’umiltà della terra.
p. Luciano
JIZO: statuette di terracotta votive per i bambini non nati, grotta sotterranea del tempio Hasedera buddista, Kamakura, Giappone. Con questo rito le mamme che hanno abortito, naturalmente o artificialmente, intendono consolare i bambini non nati, restituendoli alla madre terra. E al cielo: “Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato. Ma il Signore mi ha raccolto” (Salmo 27,10).
(Si parla dei Jizo nel libro “Pensieri di vita” pagg. 95-100 – foto di Isacco Zampini)
Alcuni avvisi:
- Chi gradisse un incontro con me, sia per un colloquio come per il sacramento del perdono, ecco alcune indicazioni: sono in duomo (transetto alla sinistra guardando l’altare) il 18 dic. giovedì: ore 15,00-18,30, il 19 dic. venerdì ore 7,00-10,00 e 12,00-15,00; il 22 dic. lunedì ore 10,00-13,00.
Negli altri giorni sono a Desio, salvo 22 pomeriggio e 23 mattinata in cui sono a Noale (VE) per ritiro natalizio. - NATALE: la sera e notte 24 a Desio: ore 20,00 semplice cena natalizia condivisa, seguita da santa messa della notte di Natale (ore 23.00) aperta a tutti gli amici che intendono partecipare. La messa è in lingua giapponese e italiana. 25 dic. Natale: a Muzzano: ore 09,00 confessioni , 9,30 santa messa dell’aurora. A Desio ore 11,30, santa messa del giorno.
- 27 dic. sabato: a Desio ritiro Vangelo e Zen con la partecipazione di 25 giovani da Reggio Emilia
- 29 – 30 dic. accoglienza a chiunque vuole trascorrere la fine d’anno con noi:normale pratica di zazen e di vangelo, momenti di studio e di lavoro. 31 dicembre, mercoledì: ritiro di fine anno. Vedi allegato.
N.B. si raccomanda di concordare la partecipazione tramite email oppure telefono 338.1011101.
Grazie. p. Luciano