sabato 13 novembre
il momento dello Zazen
prima dello Zazen
La vita è un voto gratuito, è un palpito del cuore. Il numero di anni non aggiunge nulla, perché tutti gli anni sono dentro il palpito autentico dell’esistenza o, come dice la tradizione cristiana, dentro la creazione divina. Il bodhisattva vede con i suoi occhi la soglia della illuminazione e della pace, ma rimane fuori, a fianco di chi è nella faticosa salita. Non perde nulla, perché la comunione con tutti è il palpito della vita eterna. L’attrazione a varcare la soglia si è sciolta nel nirvana (spegnimento), e il bodhisattva vota se stesso a far compagnia e ad attendere, nel qui e ora. Insieme con i santi cristiani a pregare la salvezza e la pace di tutti.
Il voto del bodhisattva:
“Per quanto infiniti siano gli esseri senzienti, pronuncio il voto di salvarli.
Per quanto inesauribili siano le passioni, pronuncio il voto di estinguerle.
Per quanto innumerevoli siano gli insegnamenti pronuncio il voto di comprenderli.
Per quanto inconcepibile sia la via dei buddha, pronuncio il voto di completarla.”
mi seggo anch’io in Zazen… con nel cuore il voto di bodhisattva. Con me sono sedute in Zazen le stelle nel cielo, le montagne, i mari, le foreste e tutti gli esseri senzienti che sono sulla terra. Conservo la pace , la fede e la speanza per chi è travolto dalle onde furiose del mare dell’esistenza .
Il momento dell’ascolto del Vangelo (Mc 8, 31-38)
Ascolto il Vangelo leggendolo a chiara voce.
Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà a quelli…
Il beato Rosmini ha affermato che Gesù è risorto nel pane e nel vino eucaristico. Non ha oltrepassato la soglia della storia. In mezzo a noi, come nutrimento e come bevanda a sostegno del nostro cammino, è il suo essere con il Padre nello Spirito, è il suo essere in paradiso. Quando perdo tempo per dare una mano a chi ha bisogno, anch’io sono puntualmente lì…nel mio attimo di vita eterna.
la preghiera
proposta “Padre nostro…” , oppure nella forma che senti tua.
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