Sabato 21 novembre
il momento dello Zazen
prima dello Zazen
Da giovane lasciai inchiostro e pennello, desideroso di seguire la Via dei Saggi. Con una borraccia e una scodella,
ho pellegrinato per molte primavere. Tornato nel paese natio, vivo solo,
I pini e le querce mi forniscono la legna. Nella tranquillità e nella pace passerò i miei giorni, per tutta la vita.
da “Poesie di Ryōkan”, Editore La vita felice
Non ci sono che due piccole sfere, gli occhi, che possono contemplare gli astri del cielo.
Ma se il piccolo occhio e il grande astro si avvicinano o si allontanano troppo, si confondono, il riflesso del
grande sole non sa più come consegnarsi al piccolo occhio, né questo come ospitarlo, senza urti e ferite.
Non c’è che il piccolo sé che ha notizie del Grande Sé. Se il piccolo sé per vedere meglio, o il Grande Sé per
mostrarsi meglio, si avvicinano troppo, la troppa vicinanza toglie il respiro. Come il respiro affannato senza la
pausa dell’apnea.
mi seggo in Zazen…
Il momento dell’ascolto del Vangelo (Mt 10, 1 – 6)
Ascolto il Vangelo leggendolo a chiara voce.
Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità.I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, che poi lo tradì. Questi dodici Gesù li inviò dopo averli istruiti così: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino».
Ciascuno di noi ha un nome che lo distingue e un cognome – con nome – che lo unisce. In oriente ci si presenta prima con il cognome che unisce e poi con il nome che distingue. In occidente il contrario. Punto di partenza e punto d’arrivo: in mezzo il sentiero. Chi lo percorre in una direzione e chi in un’altra. Ai crocevia, le due direzioni opposte si contrappongono. Discordanze, e anche guerre!
Mentre era solo un girotondo nella mano di Dio.
la preghiera
quella che esce spontanea dalla tua esperienza di vita. Può essere anche:
Giro giro tondo
quant’è bello il mondo.
Pieno di bambini,
tutti piccolini!
Gira forte il mondo,
gira la terra,
diamoci la mano
e tutti giù per terra!