Il vocabolo greco epifania significa manifestazione. L’Epifania è la festa dell’adorazione di Dio che si rivela nel bambino: in Gesù e in tutti i bambini, “perché di questi è il regno dei cieli” (Mt 19,14). La festa dell’Epifania evoca la gioia del magi venuti dal lontano oriente che adorano il bambino sulle ginocchia della madre Maria. Evoca contemporaneamente la persecuzione del crudele re Erode, e tutti i maltrattamenti che i grandi, i potenti, i ricchi, i ministri di religione, i fautori del rigido moralismo, i genitori violenti hanno esercitano sui bambini.
Maria, Giuseppe, l’angelo, l’asinello si mettono in cammino per salvare la vita del bambino Gesù. Tutte le co-madri, ossia tutte le madri del mondo, camminano dietro Maria, cercando un posto sicuro dove i frutti del loro seno possano crescere sani e salvi. Le rondini, una beccata di fango dopo l’altra, costruiscono il nido per i loro piccoli. Giuseppe e tutti i padri con il carico del cibo sulle loro spalle, precedono aprendo il sentiero.
Le stelle del cielo benedicono, in pacato silenzio.
Nel bambino che dorme in seno alla madre, il Creatore portato in salvo dalla sua Creazione.
Adorando…
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gli auguri e la poesia dell’arcivescovo Mario
La figura dei re magi, per l’associazione che evoca, mi dà l’occasione di comunicare gli auguri e la poesia che l’arivescovo di Milano mi ha inviato da condividere con tutti voi.
In data 7 dicembre p. Luciano da parte di Vangelo e Zen ha inviato all’arcivescovo Mario
p. Luciano
<mdelpini@diocesi.milano.it> il seguente testo di auguri, allegando la lettera inviata nella stessa data agli amici;: “mite… su un puledro figlio di bestia da soma”
“Amatissimo Arcivescovo padre Mario, un Grazie per il coraggioso e concreto discorso alla città. Le giro la lettera agli amici in cui trasmetto loro uno spunto per la compresione della Parola del Vangelo di ieri, 3za domenica di Avvento (in allegato). Inoltre, come accenno nel testo introduttivo riportato qui sotto, l’Editore Luni ha pubblicato un testo da me tradotto nei mesi pausa covid, che a giorni le farò avere. Descrive come la fede cristiana trovi essenzialità e calore materno nell’anima giapponese che è predisposta all’ascolto dalla mistica buddhista. Alquanto in anticipo: Auguri per un santo e gioioso Natale di Dio che nasce nella capanna covid”. p. Luciano Mazzocchi sx
testo della risposta dell’arcivescovo Delpini con sua poesia sul tempo:
“Ringrazio p. Luciano e tutti gli amici di Vangelo e Zen per le riflessioni condivise. Auguro di cuore giorni lieti e santi e invoco ogni benedizione di Dio: l’Eterno avvolga con la sua gloria tutto il vostro tempo.
Nei giorni confusi, nei pensieri sospesi, nelle parole incerte,
anche in questi mesi della pandemia,
si è compiuto il tempo, è stato mandato il Figlio
Il tempo si è compiuto,
forse era di lunedì:
il compimento dell’inizio è la promessa, la vocazione a decidere il cammino.
Il tempo si è compiuto,
forse era di martedì:
il compimento del desiderio è l’ardore, la gioia che rende leggero il peso e dolce il giogo.
Il tempo si è compiuto,
forse era di mercoledì:
il compimento della virtù è l’umile perseveranza e l’appassionata dedizione.
Il tempo è compiuto,
forse era di giovedì:
il compimento del convivere è la fraternità.
Il tempo è compiuto,
forse era di venerdì:
il compimento della dura fatica e della ferita profonda è d’essere prova d’amore.
Il tempo è compiuto,
forse era di sabato:
il compimento del riposo è la pace.
Il tempo è compiuto,
forse era il giorno ottavo:
il compimento dell’essere figli d’uomo è l’essere figli di Dio.
Credo che fosse Natale, quel giorno. Auguri!”
+ Mario Delpini
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