Caro Padre Luciano,
riceviamo spesso le sue lettere che leggiamo in un momento di calma al di fuori della routine quotidiana. Ci danno sempre serenità’ e una prospettiva nuova sulla vita.
L’altra sera ricercando una delle sue precedenti lettere dalla quale attingere un po’ di tranquillità’ in un momento molto particolare mi sono imbattuto nei suoi auguri per il nostro matrimonio del 16 Luglio scorso. E’ una lettera che non avevamo visto subito, ma ci ha riempito il cuore per come Lei si sia ricordato di noi e del nostro giorno.
Nell’ultimo anno la nostra vita non e’ stata certo un cammino semplice. Lo scorso Luglio siamo stati costretti ad un mese dalle nozze a rimandare il matrimonio per un problema di famiglia che riguardava il papa’ di Marzia. E’ stata per noi una decisione molto sofferta ma che ritenevamo giusta sopratutto per far partecipare ad un momento cosi importante una delle persone che ama di più’ Marzia. Con il senno di poi devo comunque dire che questo fatto ha rafforzato ancora di più’ la nostra unione e ci ha preparato per le successive prove che il Signore ci avrebbe messo di fronte.
Purtroppo a Marzia non più’ di un anno fa e’ stata diagnosticato un tumore benigno nel cervello. Marzia lo ha scoperto in modo del tutto casuale, attraverso una visita oculistica di routine. Era il 13 Maggio, il giorno della Madonna di Fatima quando i medici ci hanno chiamato e con parole rassicuranti ci hanno presentato il problema. Smarrimento, paura, e shock sono state le prime sensazioni e l’inizio di un capitolo della nostra vita particolarmente duro. Nonostante le difficoltà’ Marzia ha pero’ iniziato un percorso interiore che attraverso la preghiera e la meditazione l’ha aiutata in un processo di guarigione straordinario. Sopratutto si e’ avvicinata moltissimo alla Madonna, chiedendole aiuto e ascoltando i suoi messaggi, che l’hanno portata fino al Giappone, dove il 4 gennaio scorso si e’ operata con successo.
Ora e’ accanto a me a scriverle questa lettera. La fede nella madonna l’ha sostenuta e accompagnata per tutto il tempo, durante le lunghissime sette ore dell’operazione e subito dopo nella riabilitazione. A meno di una settimana dalla operazione il suo recupero ha dello straordinario perché’ non ci sono state complicazioni particolari. Per quasi due anni, la sua vita era stata scandita da medicinali che le impedivano di vivere pienamente i suoi 28 anni. Ora esiste solo una gioa immensa e tanta gratitudine per questo dono che ha ricevuto.
Nonostante tutto, ci siamo uniti ancora di più’ ed abbiamo avuto l’occasione di scoprire il Giappone, che lei aveva cosi ben raccontato nelle sue lettere e nel suo libro. In particolare siamo stati affascinati dalla gentilezza e purezza della gente e dal loro profondo rispetto per la natura e il prossimo. Ci siamo affezionati moltissimo a questo paese e gli siamo grati non solo per la straordinaria manualità’ dei suoi dottori ma anche per la sua ospitalità’ e umanità’.
Ci sposeremo l’ estate prossima quando Marzia avrà’ ripreso tutte le forze e potrà’ finalmente essere accompagnata all’altare da Suo padre.
Volevamo dirle che le sue lettere e parole ci hanno sostenuto in questo periodo e ringraziamo il Signore per averci dato la possibilità’ di conoscerla per sostenerci lungo il percorso.
Noi viviamo ancora in Giordania, ma abbiamo in piano un giorno di venirla a visitare a Milano e magari unirci ai suoi ritiri di zazen.
Le mandiamo i nostri più’ sinceri auguri per un serenissimo 2012.
Un abbraccio,
Cristiano e Marzia
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