sabato 14 novembre
il momento dello Zazen
prima dello Zazen
Quando ci si siede in Zazen, sulle prime il silenzio che ci imponiamo ci risulta alquanto teso. Il corpo è ancora in fibrilazione. Quando si acquieta ogni agitazione, nella solitudine silenziosa non più disturbata dalle proprie agitazioni, riverberano le voci dell’universo intero. Riverberano, ma non ledono il silenzio. Anzi, cercano un po’ di riposo nel silenzio del nostro Zazen.
La mia veste si bagna di lacrime, quando penso all’impermanenza
di questo mondo…
Come le erbe sotto i cespugli vengono tagliate dalla falce temprata, se ci liberiamo dalle cinque ombre vedendole come sono, pacifichiamo il nostro cuore…
Ogni incontro è separazione;
il cuore umano è come bianca nuvola che passa… Ieri notte, il suono del tamburo nel villaggio: un ladruncolo era entrato in una casa.
Glorie e sconfitte svaniscono come nuvole… Piove per tutta la notte, nella mia povera capanna; in silenzio, indosso la mia veste e medito appoggiato alla finestra.
da “Poesie di Ryōkan” – La via felice.
mi seggo anch’io in Zazen… il cuore umano è come una nuvola bianca che vaga nel cielo. Mi offro alla corrente del vento, verso dove? Non so. Mi affido…
Un giovane di Urbino prese il pennello e ne tracciò, lieve, l’immagine su una tela.
senza fare prediche, mi affido alla Via, alla cura dell’orto per il bene comune.
Il momento dell’ascolto del Vangelo (Mc 8, 31-38)
Ascolto il Vangelo leggendolo a chiara voce.
Mentre usciva dal tempio, un discepolo gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarrà qui pietra su pietra, che non sia distrutta». Mentre era seduto sul monte degli Ulivi, di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: «Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte queste cose staranno per compiersi?». Gesù si mise a dire loro: «Guardate che nessuno v’inganni! Molti verranno in mio nome, dicendo: “Sono io”, e inganneranno molti. E quando sentirete parlare di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sarà il principio dei dolori
Quando ci accadono sciagure, ci domandiamo come mai proprio a noi, e forse pensiamo che qualcuno ci abbia fatto il malaugurio. La nostra mente fatica a riconoscere che anche le tribolazioni sono dentro il pensiero di Dio. Gesù non è venuto per esentarci dalla tribolazione, ma per incoraggiarci ad attraversare e risorgere attraverso le prove. Una terribile bomba scoppiò sopra la cattedrale di Nagasaki. Una immagine in pietra della Madonna fu bruciata e smussata dal fuoco atomico. Le sfere degli occhi sciolte. Rimasero due cavità vuote
la preghiera
proposta “Ave Maia, grazia plena… “, oppure nella forma che senti tua.
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