I moncherini congiunti in preghiera, il volto sorridente di un adolescente
Atroci guerre sono in atto, la vita è uccisa e le case sono distrutte. Il cuore è affranto. Forse la pace e la gioia esistono solo come ideali, come sogni e pii desideri, ma sono irrealizzabili. Davanti a quanto accade, il perdere la fiducia nella vita e nella storia è un attimo.
Un preadolescente (prima media) si presenta al sacerdote per la sua confessione. Prima del congedo il sacerdote propone una preghiera insieme da affidare al vento dello Spirito affinché la riversi sui bambini e adolescenti dei luoghi di guerra. Il pre-adolescente annuisce e, sacerdote e pre-adolescente, congiungono le mani. Dalle maniche del giubbotto il pre-adolescente sfila due moncherini e li congiunge con semplicità e devota naturalezza. Il volto è sorridente e gli occhi limpidi. “Ave Maria, piena di grazia…. Prega per noi peccatori…”. Terminata la preghiera, il sacerdote china il capo. Nel volto di un pre-adolescente ha potuto intravedere il volto del Cristo. Così, questa mattina nella chiesa di piazza San Babila.
Sono in atto atroci guerre. Eppure, “con la bocca di bambini e di lattanti Dio ha posto una difesa contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli”. Così canta il salmista (salmo 8). Le guerre sono atroci, ma il vigore dell’infante che succhia il latte dalla mammella della madre è più forte.
In questa settimana la città di Milano è affollata da adulti venuti dalle varie parti del mondo che ritrovano il vigore e la creatività dei bambini. Il Salone del Mobile ha trasformato le vie cittadine in un esteso laboratorio di artigianato. Le auto riposano in garge e la gente cammina a piedi facendo file per accedere alle esposizioni. Tutti sembrano perdere gioiosamente tempo. In assoluto i giovani sono i più numerosi. Andando contro corrente alla deriva dell’intelligenza artificiale, nuove leve di artigiani? A pochi passi da questa sede, per l’occasione è stato inaugurato un grande emporio giapponese dove sono esposti anche i tatami di recente intreccio. Le fibre emanano ancora il profumo dell’erba fatta asciugare al sole. I commessi dell’emporio sono giapponesi e oggi da parte loro l’immancabile biglietto da visita e da parte del sottoscritto l’opuscolo del cammino Vangelo e Zen sono passati da mano in mano. Una signorina dal volto limpido ha chiesto dove si celebra la messa nella loro lingua.
Da tempo atroci guerre sono in atto e potremmo perdere la fiducia nella vita. Bambini e adulti sono distrutti dalle bombe. Dobbiamo sentire nel nostro corpo la loro sofferenza: sono fratelli dell’unica umanità. Tuttavia conserviamo l’esperienza che la vita è santa, e nobile, e piena di gioia. Se non sapessimo più cosa sono la dignità e la gioia, si spegnerebbe in noi il vigore per convertire l’odio in amore, l’inimicizia in fraternità, l’ingiustizia in giustizia. Un pre-adolescente ha conservato il volto sorridente e gli occhi limpidi, mentre a scuola non può scrivere con la sua mano mentre tutti i compagni lo fanno.
In quel sorriso genuino anche il cuore genuino dei suoi compagni. E un vecchio sacerdote vi ha intravisto il volto del Cristo.
p. Luciano
dal balcone di questa sede: anche il piccolo cortile interno invaso dai battitori dell’artigianato (ospita una esposizione
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