Giovedì 1 maggio, il telefono strilla. Ascolto: “Tommaso sta lasciandoci”. Mi affretto alla volta della loro casa nel verde della sponda milanese dell’Adda. Tommaso, che tutti chiamano Tomy, giace su un divano con papà a sinistra e mamma a destra per sostenerlo. Coricato non potrebbe più respirare. Il volto bianchissimo e gli occhi socchiusi....